Un giorno qualunque

Una giornata come tante, ti alzi presto, hai tanto da fare e cominci a correre:
a correre contro il tempo, contro i bioritmi bassi, senza ascoltare nulla, neanche te stessa, il tuo corpo.
Appesa all’orologio, stai entrando ad un appuntamento intanto che ascolti un vocale e all’improvviso piu’ niente, il silenzio, il buio, la leggerezza…si perche’ ti sei arresa, d’un tratto, a tutto, soprattutto a te stessa, alla pretesa di essere capace di arrivare ovunque, di darsi a tutti senza riserve, di non risparmiare nemmeno un respiro, perche’ ogni secondo sia speso vivendo intensamente.
Ed ora li, stesa al buio, la tua mente non c’è, si è spenta.
E tu non conosci piu’ il tempo, non saprai mai quanto ne è passato tra le braccia di un estraneo che ti ha accolta e soccorsa donandoti un po’ del suo.
E tutto quel tempo che hai perso facendo cose inutili che sembravano essenziali, è racchiuso lì in quel buio sospeso senza pensieri e dolori, pieno di un niente assoluto.

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