Luna Park

Mi hai fatto salire sul tagata’

e poi sei sceso.

Ed io sono rimasta li,

ad ondeggiare,

in cerca di equilibrio.

Con la testa fluttuante

piena della tua canzone

e i piedi in cerca di ancoraggi sicuri, ho vagato in nuovi spazi del cuore,

trattenendo il respiro ad ogni tua apparizione.

Una strana apnea in cui ti ho respirato a tratti,

pochi per viverti davvero,

troppi per lasciare che tutto morisse in silenzio.

Sola,

ho vagato nel Luna Park dei sentimenti,

incontrando di tanto in tanto i tuoi occhi.

Poi stanca, felice e delusa

ti ho chiuso in uno scrigno in fondo al cuore perche’ non ferissi piu’

la mia anima ribelle.

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