Mi chiamo Cristiana

Mi chiamo cristiana

Sono appartenuta ad un solo uomo per tutta la vita

Ho studiato, lavorato, donato me stessa,vissuto i ruoli come ci si aspettava da una brava bambina,

Dovere è il verbo di questo mio tempo

Mi chiamo Cristiana

la mia anima ribelle è libera

Ho sognato di conoscere tutti i luoghi, ho volato con l’anima percorrendo sentieri sconosciuti, pensieri ed emozioni,

ho scolpito, dipinto, amato, ricercato, studiato tutto quello di cui nessuno mi aveva mai parlato

Immaginare e creare sono i verbi del mio tempo

Mi chiamavano Cristiana

ed ero una bambina a cui insegnarono ad essere forte e a guardare il mondo negli occhi

Ho sofferto e nascosto il dolore nei luoghi bui del sentire

Celare e sorridere erano i verbi del mio tempo

Mi chiamo farfalla e ora sono pronta a volare

Adeguata

Avevo solo bisogno di un abbraccio

di quelli che ti dicono che andrà tutto bene

quelli che ti fanno sentire giusta e leggera

e ti fanno scordare tutti gli avresti dovuto, i potevi, le imperfezioni

sarebbe bastato poco,solo un attimo, per riconoscersi nel sentiero

e aver voglia di proseguire il cammino.

In quel momento mancato è il vuoto di una vita, fatta di mille cose

il silenzio che continua ad assordare,

e ancora e ancora cerco nei distanti quel tocco rassicurante che non c’è

Silenzi rimbombanti

Quanti silenzi pieni di parole per nascondercisi dentro

Quante fughe per non guardarsi

e continuare a sognarsi diversi

E poi quel languore continuo, che non è fame e non puo’ essere placato

e ti accompagna in ogni istante,

anche quando il buio della notte si fa luce e illumina ogni tua ombra.

E li mi trovo e ti trovo, libera.